Quella del restauro dei mobili è un’attività nobile, delicata, affascinante e che affonda le sue radici in conoscenze approfondite e vaste. Chi restaura mobili sa bene di portare sulle sue spalle una grande responsabilità. Bastano pochi gesti insicuri e inesperti e anche solo una scelta non saggia per causare danni irreparabili all’oggetto da restaurare. I professionisti del settore portano con sé una lunga tradizione, la quale regala trucchi e segreti per ridare vita anche agli arredi più vecchi.
Quando parliamo di restauro, ricordati che non stiamo parlando di “cambiare” le caratteristiche del mobile in questione. Il restauro consente di fermare il deterioramento, di rimediare ai danni presenti e di restituire l’oggetto al suo stato originale, senza alterare o intaccare la sua integrità estetica o storica. Quindi, il restauratore non rinnova o migliora, ma fa del suo meglio per riportare il mobile al suo aspetto iniziale, senza ulteriori interventi soggettivi.
Ecco perché restaurare un mobile è un’attività delicata
Da quello che abbiamo appena detto è facile intuire quanto il restauro dei mobili sia un’attività che richiede tanta esperienza, competenze tecniche, sensibilità storica e manualità. Non solo: ogni restauratore che si rispetti ha un’elevata preparazione in fatto di stili artistici delle varie epoche storiche. Inoltre, conosce perfettamente le caratteristiche e le proprietà dei materiali (soprattutto lignei) che nel passato venivano usati per la realizzazione dei mobili.
Durante il restauro dei mobili ci si può imbattere in materiali mai maneggiati prima, in danni di grande entità e in stili rari e poco documentati. In queste situazioni è importante sfoggiare un bagaglio di competenze ricco e ben rodato. Insomma, non è una buona idea improvvisarsi restauratore e agire senza un minimo di preparazione preventiva.
Gli accorgimenti da tenere a mente durante il restauro dei mobili
Prima di procedere con il restauro vero e proprio, è importante prendersi del tempo per “entrare in confidenza” con il mobile. Bisogna osservarlo, cercare di collocarlo in un’epoca precisa, analizzare i materiali che lo compongono e valutare i danni presenti. Solo facendo così si potrà stabilire un preciso piano d’azione. Fatto ciò, sarà opportuno pulire con premura l’oggetto, soprattutto se era abbandonato in un posto chiuso e buio. Questa pulizia non riguarda propriamente le fasi di restauro dei mobili, ma permetterà di osservare ancora meglio tutte le componenti dell’arredo.
Successivamente, sarà utile assicurarsi di avere già a disposizione tutti gli strumenti necessari per il lavoro. Tra questi troviamo elementi come il segaccio, il pialletto, gli scalpelli, i morsetti, la colla vinilica, l’antitarlo e varie vernici apposite.
I principali passaggi del restauro di mobili
Come abbiamo detto, in primo luogo si deve osservare e analizzare il mobile. Se necessario sarà doveroso pulirlo, in maniera da capire ancora meglio il tipo di operazioni da effettuare. Dopo questo passaggio, in genere si esegue la sverniciatura del mobile. Quest’ultima non serve sempre: se il pezzo è in buono stato, potrà bastare lucidarlo con cura e attenzione, senza sverniciarlo.
In seguito, si potrà effettuare il trattamento antitarlo e alcuni lavori di falegnameria (ove necessari), per poi procedere alla preparazione del fondo. Questo passaggio è a sua volta suddiviso in altre quattro importanti operazioni: la pulizia, la stuccatura, la carteggiatura e la coloritura del materiale. Infine, si potrà passare alla lucidatura (con gommalacca, pennelli, tamponi, prodotti naturali etc.) e alla patinatura. con la cera o altri materiali appositi.
Insomma, il restauro dei mobili non è un gioco da ragazzi, ma è un’attività che permette di dare nuova luce ad arredi già bellissimi. Quindi immaginati i risultati! Non esitare a richiederci maggiori informazioni sul nostro servizio: amiamo dare nuova vita al legno e ai suggestivi mobili di altri tempi.
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