Effettuare il restauro facciate di edifici storici è un’operazione da non sottovalutare. Infatti, si tratta di un intervento che consente di mantenere viva la storia di una determinata città. Permette altresì di prolungare la durata della struttura nel tempo e di renderla più sicura per i cittadini. È un’operazione da non sottovalutare anche perché va eseguita in maniera scrupolosa e attenta, seguendo determinate linee guida.
Un restauro che dà valore alla memoria del passato
Avviare dei lavori di restauro facciate di edifici storici vuol dire in primo luogo impegnarsi per proteggere l’originale bellezza architettonica della struttura. È importante rispettarne l’aspetto e rimanere fedele ai disegni storici. È necessario ripristinare e non modificare: solo così si possono tutelare e valorizzare questi beni culturali. Il restauro permette una migliore conservazione e protezione degli stessi nel tempo.
Le regole da considerare durante le varie fasi di restauro facciate di edifici storici
Quando si restaurano gli edifici storici bisogna quindi rimanere fedeli all’aspetto originale degli stessi, ma non solo. Ci sono infatti anche alcune regole da seguire quando si effettuano gli interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria, di risanamento conservativo e restauro sulle superfici di facciata. È necessario soddisfare alcuni requisiti e, in molti casi, è importante rispettare il Piano del Colore del Comune.
Per eseguire il restauro facciate di edifici storici bisogna inoltre ottenere una specifica autorizzazione. In più, i proprietari di edifici vincolati dovranno ottenere uno specifico nulla osta dalla Soprintendenza ai Beni Ambientali ed Architettonici, prima dell’inizio dei lavori.

Gli altri permessi da ottenere
Quando gli immobili non sono vincolati, è comunque obbligatorio segnalare l’inizio dei lavori e comunicare agli enti competenti se e quali saranno gli interventi che interesseranno gli elementi decorativi o pittorici che hanno un valore storico. Tra questi elementi rientrano incisioni, targhe, affreschi, etc. Quando è presente un Piano Colore da rispettare, si dovrà comunicare con l’Ufficio Tecnico Comunale di competenza per elencare le varie tipologie di lavoro che verranno eseguite.
Per il restauro facciate di edifici storici si dovrà dunque presentare la SCIA con relativa relazione paesaggistica semplificata e con una scheda tecnica, se prevista dalle normative vigenti. In molte eventualità è richiesta anche la CILA.
Il restauro facciate di edifici storici a Modena e Bologna
Come hai potuto vedere, i dettagli da considerare sono molti. Si dovranno richiedere le autorizzazioni del caso e sarà necessario analizzare attentamente l’edificio. Tutto questo permetterà di realizzare dei lavori a norma e a regola d’arte. Naturalmente, nonostante il tempo, le risorse da spendere e le verifiche strettamente necessarie, vale sempre la pena di ripristinare un edificio storico. Un corretto restauro, infatti, può renderlo più bello, più sicuro e aumentarne la durata nel tempo. Il nostro team conosce bene l’importanza di questo tipo di interventi. Proprio per questo mettiamo al servizio della nostra clientela le nostre competenze, l’esperienza e la professionalità.
Da sempre ci occupiamo di restauro facciate di edifici storici a Modena, Bologna e dintorni. Ci prendiamo cura di palazzi antichi, casali e rustici. Ogni nostro intervento è finalizzato alla conservazione degli immobili e al corretto mantenimento degli stessi. Pertanto, operiamo sempre rispettando le tecniche e materiali utilizzati in origine. Sei il proprietario di un edificio storico da ristrutturare? Contattaci al più presto per ottenere un preventivo gratuito e senza impegno.
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